Settore lattiero-caseario in Friuli Venezia Giulia: calo delle consegne di latte, ma crescita per il biologico

Nel 2023, il settore lattiero-caseario in Friuli Venezia Giulia ha registrato una diminuzione delle consegne di latte, con una flessione del 6,4% rispetto all’anno precedente. La produzione totale ha raggiunto circa 251 mila tonnellate, contribuendo all'1,9% della produzione nazionale complessiva. Questo declino riflette una tendenza nazionale.

 

Produzione di latte convenzionale

La maggior parte del latte prodotto nella regione è di tipo convenzionale, con 242 mila tonnellate. La provincia di Udine, da sempre il cuore della produzione lattiera regionale, ha contribuito con oltre il 50% del totale, anche se ha subito un calo dell'11,8%. In controtendenza rispetto a questo declino, la provincia di Gorizia è stata l’unica a mostrare un lieve incremento, con un aumento dell’1,8%.

 

Latte biologico: un settore in espansione

Mentre il latte convenzionale ha registrato una riduzione, la produzione di latte biologico ha mostrato segni di espansione. Nel 2023, il Friuli Venezia Giulia ha visto un aumento del 3,5% nella produzione di latte biologico, raggiungendo un totale di oltre 9.300 tonnellate. Questo posiziona la regione tra le prime cinque in Italia per la produzione di biologico, subito dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e la provincia di Bolzano.

In particolare, le province di Pordenone e Gorizia hanno registrato un significativo aumento nella produzione di latte biologico, con crescite rispettivamente del 36,6% e del 16,8%. Questo segnale positivo riflette una tendenza verso pratiche di produzione più sostenibili e una crescente domanda di prodotti biologici.

 

Conclusioni

Nonostante la flessione nella produzione di latte convenzionale, il settore del latte biologico ha dimostrato una resilienza e un'espansione che evidenziano il crescente interesse per prodotti di alta qualità e sostenibili. Le aree come Pordenone e Gorizia si sono distinte per la crescita, rendendo evidente l’importanza di questo comparto per il futuro dell’agricoltura regionale.

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