Ci sono uomini che, accanto ad una acuta percezione della realtà in cui vivono, possiedono anche una limpida visione di quello che vorrebbe essere il loro mondo ideale e riescono a perseguire questa propria visione concretizzando, passo dopo passo, un mosaico di tasselli tra loro congruenti.
Il nocciolo è una specie diffusa in varie parti d’Europa, soprattutto nelle zone sub-mediterranee ma, essendo fortemente adattabile, è presente anche in territori caratterizzati da climi più freddi. Attualmente i maggiori paesi produttori di nocciole in Europa risultano essere la Turchia, l’Italia e la Spagna mentre, per quanto riguarda la produzione nazionale, le regioni più produttive sono la Campania, il Lazio, il Piemonte e la Sicilia (da sole coprono circa il 98% della produzione).
Il germogliamento della Golden Delicious, cultivar di riferimento, a causa del periodo mite dei primi mesi dell’anno, è iniziato verso l’11 di marzo,
con un anticipo di circa una settimana rispetto alla media storica. L’anticipo di stagione è poi proseguito fino a tutto il periodo della fioritura, iniziata
nella prima decade di aprile, con un anticipo di 5-8 giorni rispetto al 2018.
L’andamento meteorologico è stato sostanzialmente simile in tutto il nord Italia, caratterizzato da piogge abbondanti e continue iniziate a fine aprile e proseguite per tutto il mese di maggio. Questo ha ritardato le semine, posticipandole alla fine di maggio e a giugno. Subito sono iniziati i primi problemi, dovuti a temperature elevate e molto al disopra della media degli ultimi 10 anni.
La Tempesta Vaia, che tra il 28 e il 30 ottobre 2018 ha danneggiato gravemente i boschi italiani nord orientali, tra cui anche quelli del Friuli Venezia Giulia con un volume legnoso schiantato di oltre 780 mila metri cubi, è stata la perturbazione che in Italia ha determinato gli schianti boschivi più gravi.
Risultati emersi da una recente indagine del settore orticolo regionale – prima parte
PAT: prodotti agroalimentari tradizionali del Friuli Venezia Giulia
Inventario fitopatologico forestale regionale
Stato fitosanitario delle foreste del Friuli Venezia Giulia
Luciano Trentini ha ricoperto in ambito agricolo incarichi di grande responsabilità nell’amministrazione pubblica dell’Emilia-Romagna e
continua a rappresentare il nostro paese in ambiti internazionali prestigiosi. Nel contempo non ha mai dimenticato le sue radici tecniche
conservando e sviluppando una conoscenza ad ampio raggio che va dal campo al consumatore finale, tanto da farne uno dei maggiori
conoscitori delle dinamiche dei mercati ortofrutticoli nazionali ed internazionali.
La posizione stratetica del Friuli Venezia Giulia nel trasporto internazionale
Il 31 gennaio scorso si è concluso il progetto finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e Interreg V-A Italia - Austria 2014-2020 dal titolo “MADE Malga and Alm Desired Experience”.
Miglioramento del sistema idrico nelle malghe del FVG per garantire il mantenimento di potabilità nelle diverse situazioni ambientali. Cinque anni di sperimentazione ERSA su 24 potabilizzatori in malga.
Negli ultimi anni si è osservato un continuo aumento del numero di organismi nocivi delle piante di nuova introduzione sul territorio europeo (Inghilesi et al., 2013).
Uno sguardo sull’orticoltura professionale in Regione – seconda parte
La salute delle piante è minacciata a causa della globalizzazione degli scambi commerciali e dell’inesorabile avanzare dei cambiamenti climatici.
Le prove sono state condotte a Basiliano, presso l’Azienda agricola Fabris Renzo, e a Fiume Veneto, presso l’Azienda agricola sperimentale F. Ricchieri (gestita da Pezzata Rossa Innovazione e Servizi S.r.l.)
Luciano Trentini ha ricoperto in ambito agricolo incarichi di grande responsabilità nell’amministrazionebpubblica dell’Emilia-Romagna e continua a rappresentare il nostro paese in ambiti internazionalibprestigiosi. Nel contempo non ha mai dimenticato le sue radici tecniche conservando e sviluppando una
conoscenza ad ampio raggio che va dal campo al consumatore finale, tanto da farne uno dei maggioribconoscitori delle dinamiche dei mercati ortofrutticoli nazionali ed internazionali. In questa partebdell’intervista Trentini ci dà degli elementi utili per interpretare e capire l’evoluzione del mercatobnazionale ed internazionale alla luce dell’evoluzione di una società sempre più multiculturale.
Una prima analisi incrociata sulla salute dei boschi
Il tradizionale appuntamento di fine estate a Enemonzo per la presentazione e confronto delle produzioni di malga del Friuli Venezia Giulia. Un’occasione per
confermare la qualità come condizione imprescindibile per il futuro.
Poche novità dalle prove varietali 2020
In Friuli Venezia Giulia la malattia è stata riscontrata per la prima volta nel 2015
Durante l’estate 2020, nel corso dei monitoraggi di organismi nocivi ai vegetali nel territorio regionale, è stata rinvenuta la presenza di individui di altica su piante di melanzana
Halyomorpha halys (H. halys) è una cimice estremamente polifaga che si nutre di numerose specie vegetali coltivate e spontanee. È originaria dell’Asia orientale e in Italia le prime segnalazioni risalgono al 2012
Tra sperimentazione, modelli previsionali e sistemi di supporto alle decisioni
Quest’anno la sperimentazione è stata realizzata nelle seguenti località: 1) Basiliano (UD) presso l’Azienda Agricola Fabris Renzo; 2) Fiume Veneto (PN) ospiti dell’Azienda Agricola Sperimentale F. Ricchieri, gestita da Pezzata Rossa Innovazione e Servizi s.r.l.; 3) Sedegliano (UD) presso l’Azienda Agricola Calligaro Daniele;
Il miglioramento genetico in soia, lavoro in cui ERSA è impegnata dal 1987, continua a dare i suoi frutti. Tra il 1996 e il 2020 sono state costituite 30 varietà di soia, di cui attualmente ne sono commercializzate 22, mentre altre tre varietà sono in corso di registrazione.
L’annata 2020 è stata particolarmente favorevole per le colture estive. Le semine si sono susseguite da fine marzo fino a tutta la seconda decade
di aprile. L’emergenza delle piante è stata regolare.
Risulta particolarmente allarmante la veloce diffusione di popolazioni resistenti appartenenti al genere Amaranthus spp. Dal 2012, al fine di fronteggiare questa problematica, ERSA ha promosso sperimentazioni indirizzate all’individuazione di valide strategie di diserbo per il contenimento dell’amaranto resistente agli erbicidi Imazamox e Thifensulfuronmethyl
In primo piano le colture coltivate in serra e le colture foraggere
Nel corso del 2020 questa varietà, di costituzione ERSA, ha concluso con successo l’iter per l’iscrizione al Registro Nazionale Varietà e si appresta ad entrare sul mercato.
PAT: prodotti agroalimentari tradizionali del Friuli Venezia Giulia