I dati seguenti (caratteristiche agronomiche della varietà e qualitative dei frutti) sono tratti dalle schede “Zeuka” di Youssef et al. (2000).
Vigore: mediamente elevato
Portamento: semi-aperto
Rami: mediamente tormentosi, bruno grigiastri, internodi di media lunghezza e spessore, lenticelle mediamente numerose, tondeggianti
Foglie: medie, ellittiche, bidentate, mediamente lucide
Epoca di fioritura: prima decade di maggio
Distribuzione fiori: sia su lamburde che su rami misti e brindilli
Produttività: media, mediamente soggetta a cascola pre-raccolta.
Pezzatura : media (peso medio 140 g, calibro prevalente 70 – 80 mm)
Forma: appiattito-globosa o medio-conico-globosa, asimmetrica, irregolare in sezione trasversale.
Buccia: colore di fondo: verde-giallo; sovracolore: da rosso a rosso scuro, uniforme o striato, esteso per il 50–100% della superficie
Aspetto superficiale: ceroso – untuoso
Lenticelle: mediamente numerose, piccole, poco evidenti, aureolate, biancastre, a volte grigiastre o rugginose
Rugginosità: a seconda delle annate, i frutti possono esserne soggetti, con percentuali oscillanti tra il 30% ed il 100%; di tipo medio o grossolana, nella cavità peduncolare, talvolta interessante la calicina.
Peduncolo: corto, di spessore medio
Cavità peduncolare: da poco a mediamente profonda , poco ampia
Calice: semi aperto, medio
Cavità calicina: mediamente profonda, poco ampia
Torsolo: medio
Polpa: colore: bianco-crema; tessitura: media; consistenza: medio fondente; succosità: buona; sapore: discreto; aroma: medio;
Zuccheri: 13 °Brix
Acidità: 4,2 g/l acido malico
Epoca di raccolta: seconda decade di ottobre
Giudizio d’insieme
Varietà interessante per la discreta produttività e le apprezzabili caratteristiche pomologiche e gustative dei frutti; questi ultimi presentano però limiti nella pezzatura.
La raccolta viene effettuata manualmente con l'uso di ceste e/o secchi e con una lavorazione sommaria che consiste nella cernita e nella disposizione del prodotto in cassette. Il prodotto così confezionato è destinato esclusivamente al mercato locale. I materiali, le attrezzature e i locali utilizzati per la produzione sono di norma quelli che si usano tuttora in zona per la normale coltivazione del melo e cioè: ceste per la raccolta, cassette di varia misura per il prodotto lavorato, eventuale locale per la lavorazione e toelettatura, locale per la vendita.
La raccolta viene effettuata manualmente con l'uso di ceste e/o secchi e con una lavorazione sommaria che consiste nella cernita e nella disposizione del prodotto in cassette. Il prodotto così confezionato è destinato esclusivamente al mercato locale. I materiali, le attrezzature e i locali utilizzati per la produzione sono di norma quelli che si usano tuttora in zona per la normale coltivazione del melo e cioè: ceste per la raccolta, cassette di varia misura per il prodotto lavorato, eventuale locale per la lavorazione e toelettatura, locale per la vendita.
La varietà deve ritenersi autoctona : il nome deriva da “Seuza”, frazione del comune di San Leonardo (UD), posto nel cuore delle Valli del Natisone. Alla fine del 1800 essa costituiva i due terzi della produzione melicola del Mandamento di Cividale – allora una delle più importanti zone frutticole del Friuli – ed assommava a 2.000 t/anno (Dorigo, 1909). Sebbene nel corso degli ultimi anni la coltivazione della Zeuka abbia subito una forte riduzione, dovuta principalmente alla diffusione delle nuove costituzioni straniere, essa costituisce tuttora la varietà di origine locale più diffusa in Friuli. La tecnica colturale è immutata, rispetto al passato, e fa affidamento a piante sparse, allevate in forme libere o a vaso, senza fare ricorso, generalmente, a trattamenti antiparassitari.
BIBLIOGRAFIA
Dorigo, D., 1909. La frutticoltura del Mandamento di Cividale e il vivaio di fruttiferi di S. Pietro al Natisone. Bullettino dell’Associazione Agraria friulana, serie V, vol. XXVI, 11-20.
Peterlunger, E., Messina, R. 1982. Osservazioni pomologiche sulla cultivar di melo “Zeuka” diffusa nelle Valli del Natisone. Atti del 2° Convegno Internazionale di Frutticoltura Montana-. Saint Vincent (Aosta), 16 – 17 novembre, 197 – 201.
Youssef, J., Strazzolini, E., Toffolutti, B., Piazza, L. 2000. Pomologia Friulana.