Fagiolo ad accrescimento indeterminato, baccelli lunghi circa 20 cm con screziatura rossa su fondo beige. N° 5-6 semi per baccelli. Semi ovali con screziatura rossa su fondo beige che all’invaiatura pesano fra 1,8 e 2,4 grammi. Resa alla sgusciatura del baccello invaiato uguale o superiore al 50%. Incidenza buccia su peso totale del seme all’invaiatura: 10-12%.
La granella si consuma all’invaiatura o secca in diverse pietanze. Presenta caratteristiche culinarie particolarmente pregevoli che la fanno preferire alla maggior parte delle varietà attualmente in commercio.
Il fagiolo si coltiva seguendo le normali pratiche agronomiche adottate per la specie.
Si predilige il metodo di produzione biologico, anche se non in forma esclusiva.
Si semina a partire da inizio maggio e si raccoglie fra fine agosto (invaiatura) e settembre (granella secca). Si coltiva su appezzamenti di limitate dimensioni; pertanto gran parte delle operazioni colturali sono svolte manualmente o, tuttalpiù, con l’ausilio di motocoltivatori. La raccolta e la sgusciatura si effettuano manualmente.
La granella secca destinata alla risemina o al consumo è sottoposta ad un trattamento naturale per l’eliminazione degli eventuali tonchi presenti (Acanthoscelides obtectus) ponendola per almeno 48 ore in freezer a -18 °C. Successivamente viene asciugata e poi conservata, a temperatura ambiente, in contenitori ermetici.
Si conserva in locali asciutti e ben arieggiati.
Sulla base di una dichiarazione scritta del Sindaco del Comune di Lusevera vi è testimonianza che la coltivazione di suddetta varietà di fagiolo è avvenuta in maniera continuativa nell’Alta Val Torre per un periodo non inferiore a 25 anni.