Si tratta di un prosciutto suino cotto, generalmente con osso, leggermente affumicato, che viene venduto al pubblico caldo e tagliato a mano.
Vengono utilizzate cosce suine pesanti, fresche e non congelate. Si provvede alla siringatura in vena della salamoia completata con aromi naturali e alla successiva affumicatura a caldo con trucioli di legno di abete.
Successivamente il prosciutto, completo di osso, viene cotto in caldaie e consegnato ancora caldo nei negozi che provvedono alla vendita al pubblico. Il prodotto viene tagliato a fette manualmente man mano che il consumatore lo richiede.
Viste le problematiche igieniche connesse con la lavorazione delle carni, i locali dove i prosciutti vengono lavorati e le attrezzature usate sono conformi alla regolamentazione legislativa vigente.
Il prosciutto di Praga nasce da una vecchia tradizione austroungarica nata appunto a Praga oltre 150 anni fa che però è andata persa nel luogo di origine. Infatti questo tipo di prodotto è introvabile nella Repubblica Ceca mentre invece i macellai e salumieri artigiani triestini hanno conservato nel tempo metodiche e regole omogenee e così tuttore viene fatto anche dalle industrie locali.
Il prosciutto di Praga fa parte del menù pasquale tradizionale triestino e in questa occasione viene consumato insieme alla Pinza.
Si parla del prosciutto di Praga, nei libri di ricette e in Guide turistiche fin dagli inizi del secolo.
Il prodotto viene menzionato nella “Raccolta provinciale degli usi” pubblicata dalla C.C.I.A.A. di Trieste fin dal 1956.