È la varietà più nobile della numerosa famiglia dei Refoschi del Friuli Venezia Giulia (Refosco di Faedis, d’Istria, di Rauscedo, Refosco magnacan, Refoscone, Refosco del Carso che poi è il Terrano). La sua epoca d’origine è sconosciuta. Certamente il nome è friulano e non sloveno. Vino schietto, ricco di colore, ha toni olfattivi vinosi e invitanti. Se vinificato per affinarsi in legno, dà pure ottimi risultati con profumi variegati. Buona la sua struttura che gioca su piacevoli dissonanze.
È il vino ideale per i piatti di carne di maiale: brovada e musetto, un classico piatto friulano, ma pure salame cotto con l’aceto, costicine di maiale alla
griglia o al forno, i lessi. Se affinato in legno sta molto bene anche sulla selvaggina. Provarlo sul “boreto” di Grado, tradizionale piatto dei pescatori fatto con
diversi tipi di pesce, cotti in umido e con molto pepe. Servire a 15-17 °C nel calice a fianco.
