2022

Nel 2022 l’economia mondiale ha attraversato un periodo difficile, dipeso in larga parte dalla continuazione della pandemia e dal conflitto tra Russia e Ucraina. Questi fattori hanno poi innescato degli effetti sulla filiera produttiva ed economica dei paesi europei, tra cui l’Italia. 

Nonostante queste contingenze, però, in Friuli Venezia Giulia si sono registrati dei dati positivi per quanto riguarda le produzioni delle principali colture. Scopriamo nel dettaglio cosa è emerso dal Rapporto 2022 sulla congiuntura del settore agricolo in regione. 

Cereali

Il mais, essendo una pianta che necessita di molta acqua, ha sofferto particolarmente l’annata agraria siccitosa, mentre i cereali autunno-vernini sono maturati prima che le condizioni climatiche diventassero critiche. Per quanto riguarda le superfici, sono aumentate quelle destinate a frumento tenero (14.420 ha, +26,8% rispetto al 2021), orzo (11.476 ha, +21,4%), sorgo (1.277 ha, +6,3%), mentre sono diminuite quelle investite a mais (40.742 ha, -12,1%).

Oleaginose

L’aumento delle superfici a soia, che ha patito la siccità, è stato rilevante: 79.508 ha, +53,4% rispetto al 2021. Anche per le superfici a girasole è stato registrato un incremento (2.639 ha, +12,2%), mentre sono diminuite quelle dedicate alla colza (1.780 ha, in calo del -13,5%).

Vitivinicoltura

Le superfici vitate continuano nel trend di crescita: nel 2022 sono ammontate a 28.498 ha (+2,3% rispetto al 2021). In particolare, le superfici in produzione erano 27.323 ha (+1,3%) e la relativa raccolta di uva da vino è stata pari a 377.878 t (+10,7%). La produzione di vino ha superato i 2 milioni di hL (+8,8%).

Altre frutticole

Le superfici investite a meleti sono ammontate a 1.294 ha (-1,8% rispetto al 2021). Il caldo eccessivo ha influito negativamente sulla qualità delle varietà precoci, mentre le varietà tardive hanno sofferto la mancanza di escursione termica. Le varietà raccolte tra fine settembre e inizio ottobre, al contrario, hanno trovato condizioni più favorevoli. 

Le superfici investite ad actinidieti sono risultate pari a 474 ha, in diminuzione del -3,5% rispetto al 2021, mentre la produzione di kiwi è stata stimata pari a 5.214 t, in aumento del +41,6% (nel 2021 questa coltura aveva patito gli effetti delle gelate primaverili). 

Perdura l’aumento delle superfici investite a noccioli (422 ha, +9,9%), i cui impianti iniziano a entrare a regime. 

Colture orticole

Nel 2022, la superficie destinata alle colture orticole è stata pari a 1.298 ha (-4,3% rispetto al 2021). Tra le colture più importanti si annoverano l’asparago (247 ha, +4,7%) e la patata (202 ha, -6,9%).

Dai dati, quindi, emerge un aumento delle superfici destinate alla coltura di seminativi, come la soia, e delle frutticole, in particolar modo si è assistito all’espansione dei vigneti.

Un quadro che, dal lato economico, fa ben sperare, con una previsione di crescita per l’anno corrente dello 0,9%, mentre per quando riguarda il comparto agricolo, con l’entrata in vigore della nuova PAC, si prevede un rafforzamento dell’agricoltura non solo a livello produttivo ma anche ambientale.