Carpophilus lugubris - Carpofilo americano

Scheda a cura di: Iris Bernardinelli 


Nome comune: Carpofilo americano
Nome scientifico: Carpophilus lugubris Murray
Nome inglese: Dusky sap beetle
Tassonomia: Ordine Coleoptera, Famiglia Nitidulidae

Descrizione:
Le uova sono bianco latte, ovali, lunghe circa 1,2 mm e larghe circa 0,25 mm. Possono essere deposte singolarmente o in piccole catene (di 3-5 uova).
Le larve sono bianco crema o rosate, con caratteristici elementi diagnostici (es. capo brunastro e placca caudale).
Gli adulti sono lunghi 3,5-4,5 mm, hanno forma ovale e presentano una colorazione scura, con piccole aree sfumate di colore bruno-rossastro alla base delle elitre. Sono abili volatori.
C. lugubris sverna generalmente come adulto nel terreno, dove vi è presenza di residui vegetali, di erbe alte o di vecchie ceppaie.   In tarda primavera emergono gli adulti e le femmine, dopo l’accoppiamento, depongono le uova in materiale vegetale in decomposizione. Le larve si alimentano proprio di queste sostanze vegetali in decomposizione per poi impuparsi nel terreno.
Nelle regioni temperate del Nord America, il ciclo si completa in circa 30 giorni, con la possibilità di avere sovrapposizione di diverse generazioni. Gli adulti sono attivi dalla primavera fino all’autunno, anche se le popolazioni diminuiscono in genere dopo la metà di luglio-agosto.

Descrizione dei sintomi:
Le infestazioni riscontrate in Friuli Venezia Giulia hanno causato danni prevalentemente a piccoli frutti (fragole e lamponi) e fiori di zucchino, sia in aziende convenzionali che a produzione integrata e biologica.
I coleotteri nitidulidi sono noti per essere attratti da frutta sovramatura o in fermentazione, ma nel caso delle infestazioni di C. lugubris sono stati riscontrati danni diretti che hanno interessato per lo più fragole mature e pronte per la vendita.
Per quanto osservato sul campo, l'attacco ai frutti avviene a partire da piccole ferite naturali o praticate dall’insetto stesso. I maschi emettendo il feromone di aggregazione attraggono in massa nuovi adulti. L’attività trofica dei numerosi insetti presenti sul frutto provoca ampie erosioni della polpa e il completo deprezzamento o non commerciabilità del prodotto.
Occasionalmente la specie è stata rinvenuta anche sulle spighe del mais in fase di maturazione lattea o cerosa, dove però i danni non sono stati di particolare rilievo. Nel mais, infatti C. lugubris sembra riuscire ad attaccare soltanto le spighe dove le brattee non chiudono completamente le cariossidi al loro interno, e sulle quali si sono osservati sia adulti che larve.

Indicazioni per la lotta:
Attualmente non sono presenti molte esperienze di lotta a questa specie in Italia, proprio a causa della sua recente introduzione.
In Italia non vi sono ancora prodotti fitosanitari autorizzati per lo specifico impiego, ma diversi insetticidi ad azione abbattente (già utilizzati nella difesa dai più comuni insetti delle colture attaccate) possono avere un’azione di contenimento anche nei confronti delle infestazioni di Carpophilus lugubris.
I criteri di difesa integrata mutuati dall’esperienza nordamericana prevedono il controllo delle infestazioni di C. lugubris mediante la tecnica della cattura massale, con trappole adescate con lo specifico feromone di aggregazione.
Vi sono diversi modelli di trappole in commercio, ma quelle da posizionare a livello del suolo paiono fornire le maggiori garanzie di successo. Talvolta il feromone di aggregazione concentra gli esemplari senza che questi vengano catturati dalle trappole, ma anche questo può limitare i danni alle coltivazioni, perché l’insetto si concentra in punti definiti e isolati della coltivazione.
La rimozione dei residui colturali e il loro interramento prima dell’inverno possono inoltre contrastare lo svernamento degli adulti nel terreno, nonché ridurre i siti idonei per l’ovideposizione e le fonti alimentari per le larve.

 

Link utili

Eppo Global Database: Carpophilus lugubris